Articolo | Creating Resilience

The Retailer's Voice

KPI e trend prima e dopo la pandemia

maggio 19, 2022

18 The Retailers Voice

In occasione del MAPIC Italy, CBRE ha ospitato nell'esclusiva terrazza degli uffici di Piazza Affari 2, a Milano, i suoi clienti e ha raccontato loro i risultati delle più recenti analisi condotte sull’asset class Retail: un confronto tra la regione EMEA e l’Italia, con un focus sulle principali differenze prima e dopo la pandemia, le principali tendenze legate a performance, future strategie dei retailer e abitudini d’acquisto dei consumatori.
Special guest due rappresentanti di brand Retail che proprio in questo momento si stanno affacciando per la prima volta sul mercato italiano: Jill Dobson, Country Director di Rituals Cosmetics Italy, e Carina Farr, Head of Leasing & Expansion CEE / AT di Peek & Cloppenburg.

Come già visto, la pandemia e le conseguenti restrizioni hanno avuto un forte impatto sul settore Retail in tutto il mondo, ma sono stati registrati segnali di grande resilienza. Il 2021 ha infatti confermato l’esigenza e volontà dei consumatori di tornare alle loro modalità di shopping abituali. Il segmento più resiliente è di certo stato quello dei Retail Park, che negli ultimi due anni ha raggiunto un volume di footfall in qualche momento superiore a quello pre-pandemia, grazie alla struttura degli asset che ne fanno parte, più adatti a rispondere alle esigenze di distanziamento e alle restrizioni per la loro natura open air.

In termini di vendite, l’Italia ha mostrato una capacità di ripresa superiore rispetto all’area EMEA, con performance decisamente positive rispetto a tutti i paesi presi in analisi. Inoltre, da un’indagine interna effettuata su un campione di circa 800 consumatori è emerso che tra il periodo pre-Covid-19 e oggi gli utenti del settore Retail in Italia non hanno modificato in modo significativo le proprie abitudini in termini di frequenza di visite nei negozi fisici. In compenso, hanno dato più peso al cross-selling, acquistando spesso dagli store online dei loro negozi preferiti e, in modo più complementare che primario, dalle piattaforme e-commerce più note.

Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, CBRE ha condotto un sondaggio intervistando oltre 50 occupier del settore Retai di ogni categoria merceologica, con una presenza paneuropea e globale e una rappresentazione di ogni tipo di posizionamento sul mercato.

La maggior parte dei rispondenti ha evidenziato un forte recupero delle vendite nel corso dell’ultimo anno. Nonostante si riscontri ancora un atteggiamento di cautela per il 2022, con preoccupazioni legate principalmente alla supply chain o a una nuova ondata o variate di Covid-19, il 57% dei retailer ha dichiarato di voler espandere il proprio portafoglio di store nel 2022, e il 37% di loro vorrebbe addirittura puntare su mercati in cui non è ancora presente. Per il 64% degli intervistati, la presenza di negozi fisici contribuisce all’aumento delle vendite online nell’area di riferimento in cui si trova lo store: in generale, le risposte evidenziano che i negozi fisici sono ritenuti più efficaci in termini di vendite, soprattutto appunto per il cross-selling e la possibilità dell’experience dei consumatori.

Le prospettive per il prossimo futuro sembrano quindi piuttosto positive per il settore e questi dati sono solo una breve anticipazione delle analisi effettuate da CBRE, che avrà il piacere di condividere maggiori dettagli con chiunque fosse interessato nel corso di appuntamenti dedicati.