Articolo | Creating Resilience

Retail Park: investire in resilienza

La crescita dei Retail Park in Europa

giugno 23, 2022

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Nel corso degli ultimi due anni i Retail Park sono diventati uno dei prodotti più ricercati nel panorama del mercato immobiliare retail europeo, grazie alla loro resilienza osservata nel corso della pandemia. Abbiamo analizzato il mercato dei retail park italiani ed europei, approfondendo i fondamentali di un’industria attualmente apprezzata sia dagli investitori che dai retailer.

Gli ultimi due anni sono stati un periodo molto difficile per il mercato immobiliare Retail. Le chiusure delle attività commerciali imposte per frenare la crescita dei contagi hanno messo a dura prova commercianti e proprietà e hanno contribuito a frenare l’interesse di potenziali investitori. Nonostante le misure di contenimento della pandemia siano state molto diverse nei vari paesi europei, il loro impatto sui volumi delle vendite e sul numero di visitatori di gallerie commerciali e centri storici è stato forte e generalizzato, portando a una riduzione dei volumi di investimento in immobili Retail.

Tuttavia, la pandemia ha anche fatto emergere i punti di forza di alcune asset class del mercato: tra queste, Supermercati e Retail Park.

Il mercato del grocery è stato investito da un rinnovato interesse da parte degli investitori, grazie alla sua relativa indifferenza nei confronti delle restrizioni. In modo simile, anche il mix merceologico tipico dei Retail Park si è rivelato meno esposto al rischio di chiusure. Questa caratteristica, unita all’assenza di spazi comuni indoor, ha contribuito a renderli uno dei luoghi privilegiati per effettuare acquisti durante la Pandemia. Grazie alla loro resilienza, secondo i retailer intervistati nel corso della CBRE European Retail Occupier Survey 2022, i Retail Park ricoprono attualmente il terzo posto tra le destinazioni privilegiate per l’apertura di nuovi negozi. Questi elementi hanno alimentato l’appetito degli investitori europei nei confronti di questa asset class, diventata il principale target delle operazioni immobiliari Retail.

I volumi di investimento in Retail Park in Europa nel 2021 sono cresciuti del 14% rispetto al 2019, per un totale di oltre 4 miliardi di euro, un risultato in netta controtendenza rispetto alle performance del mercato Retail (-75%). Complessivamente, Retail Park e Retail Warehouse sono stati la prima asset class del mercato immobiliare Retail europeo, concentrando il 32% dei volumi di investimento del 2021. La competizione tra investitori per l’acquisto di questi asset ha alimentato una compressione dei rendimenti, che in gran parte dei paesi europei sono arrivati ai minimi storici tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

Quanto sono stati rapidi i Retail Park nel recuperare i risultati pre-pandemia?

In Italia, il numero di visitatori mensile dei Retail Park, analizzato grazie ai dati rilevati dal dipartimento Property Management di CBRE, a partire dalla seconda metà del 2021 è tornato ad allinearsi a i risultati pre-Covid, oscillando tra un -8,3% e un +4,3% rispetto agli stessi mesi del 2019. Un risultato in netta contrapposizione con il range -19,3%/-12,2% registrato dai centri commerciali e sostanzialmente in linea con le performance rilevate negli altri paesi europei. In termini di vendite, i Retail Park italiani già a maggio 2021 vedevano vendite in crescita del +13% rispetto a maggio 2019. In particolare, le categorie merceologiche più rappresentative dei Retail Park (arredamento, pet store, DIY, beni casa ed elettronica di consumo) sono state proprio fra le più rapide nel recuperare, o addirittura superare, i risultati pre-pandemia.

Ma quanto è grande il mercato italiano dei Retail Park?

I dati raccolti dal Team Research di CBRE parlano di uno stock di oltre 4 milioni di metri quadrati. La maggior parte degli immobili ha piccole dimensioni: oltre il 50% dei centri ha una superfice inferiore ai 10 mila metri quadrati, mentre solo il 16% supera i 20 mila metri quadrati. Lo stock è distribuito prevalentemente tra le regioni del Nord Ovest (38%) e del Nord Est (24%), con una densità media nazionale di 68 metri quadrati ogni 1.000 abitanti. Cifre molto ridotte rispetto agli oltre 16 milioni di metri quadrati di centri commerciali, pari a 280 metri quadrati ogni 1.000 abitanti, ma che testimoniano un’industria, comunque, ampia e diffusa sul territorio italiano.

CBRE Italy continuerà a monitorare le performance di questo settore, grazie al vasto patrimonio informativo che è in grado di raccogliere sul domestico e al supporto della nostra rete globale. I dati mostrati fin qui sono solo una breve anticipazione delle analisi effettuate da CBRE, che avrà il piacere di condividere maggiori dettagli con chiunque fosse interessato nel corso di appuntamenti dedicati.

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