Articolo
La leadership del futuro
Nuovi modelli di comportamento per creare valore
marzo 31, 2022

Nelle aziende, ancor oggi, prevale uno stile di leadership spesso basato su competizione, autorità e controllo. In un’epoca in cui diversità, equità e inclusione giocano un ruolo così importante, però, è fondamentale svincolarsi da questo modello tradizionale di leadership e adottare dei nuovi modelli di comportamento che tengano conto di queste differenze.
Questo non riguarda necessariamente solo chi ricopre ruoli manageriali: ognuno di noi, infatti, può esercitare la propria influenza e diventare un modello di riferimento per l’altro, in qualunque contesto.
Sia in ambito professionale che nella sfera privata, infatti, decostruire gli stereotipi con cui siamo cresciuti e sviluppare un ambiente inclusivo, libero dai pregiudizi, è la chiave per poter costruire una cultura fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze.
Come dovrebbe essere, quindi, la leadership del futuro?
Innanzitutto, la leadership, oggi, non può non essere inclusiva.
Creare condizioni di lavoro eque, in cui le diversità sono valorizzate e rispettate significa comprendere quali sono le necessità e i bisogni di una persona nella sua specificità e metterla nelle condizioni di dare il meglio di sé. Per far ciò, è necessario conoscere le diverse capacità, attitudini, e culture che caratterizzano il proprio gruppo di lavoro, e capire come valorizzarle. Non solo, bisogna avere consapevolezza anche dei propri pregiudizi, saperli riconoscere e agire in maniera corretta. Un leader inclusivo è sempre attento a sostenere la crescita degli altri, assicurandosi che ciascuno possa instaurare un autentico senso di appartenenza nei confronti del proprio team e della propria organizzazione.
La leadership deve poi essere positiva: un leader deve essere in grado di instaurare un rapporto autentico, basato sull’ascolto e la comunicazione, sulla fiducia, la responsabilità e la partecipazione. Deve essere capace di identificare le aree di miglioramento e allo stesso tempo riconoscere e valorizzare l'altro, apprezzandone le vittorie e i punti di forza.
E ancora: dev’essere empatica. Immedesimarsi negli altri, essere gentili, comprenderne i desideri e le potenzialità, ed esercitare un ascolto continuo aiuta a creare connessioni più forti, migliora la collaborazione, e incrementa il rapporto di fiducia e lealtà tra le persone.
Assicurarsi che ognuno si senta trattato equamente e con rispetto, valorizzato per le proprie peculiarità, non genera solo benessere nelle proprie persone e senso di appartenenza (elementi fondamentali oggi più che mai, con la diffusione del lavoro ibrido): genera anche risultati tangibili e livelli di performance superiori, sia a da un punto di vista individuale che aziendale, grazie al miglioramento della collaborazione e alla condivisione degli obiettivi, che portano a prendere decisioni di maggiore qualità.
Diversity, Equity e Inclusion non possono rimanere solo parole: sono valori che devono permeare interamente la cultura di un’azienda, diventando una priorità. Il ruolo delle aziende oggi, e di tutti noi in qualità di leader di qualcun altro, è di attivare un confronto, che porti ad agire comportamenti autenticamente inclusivi e identificare pratiche che li incentivino e li favoriscano.
L’obiettivo è comprendere che la diversità non è qualcosa da accettare: è un valore aggiunto, un’opportunità da cogliere, un vantaggio per il singolo e per l’intera comunità.
Tutti noi possiamo essere, ogni giorno, leader inclusivi!
Questo non riguarda necessariamente solo chi ricopre ruoli manageriali: ognuno di noi, infatti, può esercitare la propria influenza e diventare un modello di riferimento per l’altro, in qualunque contesto.
Sia in ambito professionale che nella sfera privata, infatti, decostruire gli stereotipi con cui siamo cresciuti e sviluppare un ambiente inclusivo, libero dai pregiudizi, è la chiave per poter costruire una cultura fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze.
Come dovrebbe essere, quindi, la leadership del futuro?
Innanzitutto, la leadership, oggi, non può non essere inclusiva.
Creare condizioni di lavoro eque, in cui le diversità sono valorizzate e rispettate significa comprendere quali sono le necessità e i bisogni di una persona nella sua specificità e metterla nelle condizioni di dare il meglio di sé. Per far ciò, è necessario conoscere le diverse capacità, attitudini, e culture che caratterizzano il proprio gruppo di lavoro, e capire come valorizzarle. Non solo, bisogna avere consapevolezza anche dei propri pregiudizi, saperli riconoscere e agire in maniera corretta. Un leader inclusivo è sempre attento a sostenere la crescita degli altri, assicurandosi che ciascuno possa instaurare un autentico senso di appartenenza nei confronti del proprio team e della propria organizzazione.
La leadership deve poi essere positiva: un leader deve essere in grado di instaurare un rapporto autentico, basato sull’ascolto e la comunicazione, sulla fiducia, la responsabilità e la partecipazione. Deve essere capace di identificare le aree di miglioramento e allo stesso tempo riconoscere e valorizzare l'altro, apprezzandone le vittorie e i punti di forza.
E ancora: dev’essere empatica. Immedesimarsi negli altri, essere gentili, comprenderne i desideri e le potenzialità, ed esercitare un ascolto continuo aiuta a creare connessioni più forti, migliora la collaborazione, e incrementa il rapporto di fiducia e lealtà tra le persone.
Assicurarsi che ognuno si senta trattato equamente e con rispetto, valorizzato per le proprie peculiarità, non genera solo benessere nelle proprie persone e senso di appartenenza (elementi fondamentali oggi più che mai, con la diffusione del lavoro ibrido): genera anche risultati tangibili e livelli di performance superiori, sia a da un punto di vista individuale che aziendale, grazie al miglioramento della collaborazione e alla condivisione degli obiettivi, che portano a prendere decisioni di maggiore qualità.
Diversity, Equity e Inclusion non possono rimanere solo parole: sono valori che devono permeare interamente la cultura di un’azienda, diventando una priorità. Il ruolo delle aziende oggi, e di tutti noi in qualità di leader di qualcun altro, è di attivare un confronto, che porti ad agire comportamenti autenticamente inclusivi e identificare pratiche che li incentivino e li favoriscano.
L’obiettivo è comprendere che la diversità non è qualcosa da accettare: è un valore aggiunto, un’opportunità da cogliere, un vantaggio per il singolo e per l’intera comunità.
Tutti noi possiamo essere, ogni giorno, leader inclusivi!
CBRE People Team